Con il loro prototipo di calcio balilla per diversamente abili ‘Kick On – Siete bravi nel vostro campo… lo sarete anche nel mio?’, Hasani Xeherito, Nicholas Puglia, e Usman Shahzad dell’Istituto Tecnico ‘Cipriano Facchinetti’ di Castellanza (Varese) si aggiudicano il Premio ‘Lombardia è ricerca’ (sezione dedicata agli studenti), promosso in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale e dedicato alla promozione di app e strumenti per la prevenzione e la promozione di stili di vita sani’.
Lo fanno sapere il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l’assessore all’Università, Ricerca e Innovazione, Alessandro Fermi, ricordando che i ragazzi saranno premiati l’8 novembre al Teatro alla Scala di Milano nel corso della Giornata della Ricerca.
Sul secondo gradino del podio arrivano 10 ragazzi dell’Istituto ‘Viganò’ di Merate (Lecco) e sul terzo 24 studenti del Liceo scientifico ‘Vittorio Veneto’ di Milano.
I tre gruppi di studenti riceveranno dalla Regione Lombardia 15.000, 10.000 e 5.000 euro. Ulteriori 5.000 euro andranno ad ognuno degli istituti di provenienza dei vincitori, da destinare al miglioramento di materiali e/o strumenti che favoriscano le attività didattiche degli studenti.
“Mi fa molto piacere che così tanti giovani – ha detto il presidente Fontana – abbiano voluto testare le proprie abilità e competenze non solo immaginando, ma soprattutto realizzando, un qualcosa che potesse aiutare un amico. Questo mettersi a disposizione degli altri conferma che i nostri giovani, quando vogliono, sanno incarnare perfettamente quello spirito lombardo che rende grande la Lombardia non solo in Italia, ma anche in Europa. I giovani sono il nostro futuro e anche in questa occasione hanno confermato che possiamo puntare su di loro”.
“Quest’anno il livello dei progetti presentati era davvero elevato – ha aggiunto l’assessore Fermi – e la giuria ha fatto fatica a stilare una graduatoria. Mi ha entusiasmato soprattutto il fatto che i ragazzi si siano impegnati per trovare una soluzione a un problema reale, che ha colpito qualcuno a loro vicino. Il fatto che si siano avvicinati alla Ricerca e all’Innovazione è già un successo, il fatto che lo abbiano fatto per aiutare un compagno o un amico è anche commovente. Da sempre sostengo che la Regione deve investire sui giovani e con questo Premio lo fa in maniera lungimirante”.
I vincitori hanno creato un prototipo di calcio balilla per disabili, avendo come target persone con disabilità agli arti superiori e affetti da patologie come la tetraparesi distonica di tipo spastico, patologia che non permette un uso efficiente degli arti superiori. Hanno dunque realizzato un calcetto con le stecche motorizzate per fare entrambi i movimenti, sia circolare (tiro) che lineare (spostamento giocatore). L’obiettivo? Lo hanno raccontato gli stessi ragazzi: “La cura e l’inclusione delle persone, realizzando un dispositivo a impatto ecologico zero, dato dal riciclo del materiale. Dalle ricerche svolte e dalle riunioni fatte con il presidente della Federazione paralimpica, non risulta esserci un prodotto simile a questo, quindi possiamo dire che è unico”.
Davvero elevato anche l’impatto sociale del progetto, visto che uno dei tre studenti che lo ha messo a punto è anche il target del progetto stesso, avendo una patologia che non gli permette di usare le braccia. “Per lui è stato motivo di non abbandono scolastico, questo stesso anno è tornato a scuola solo per portare avanti questo progetto e grazie a questo la sua vita cambierà perché abbiamo scoperto quali sono i suoi talenti e ora possiamo aiutarlo a svilupparli”.
Al secondo posto 10 studenti della 4H dell’Iss ‘Viganò’ di Merate, con il progetto intitolato ‘Smartwear’, studiato per rispondere alle necessità di Claudio, un bambino di 4 anni che ha avuto una paralisi cerebrale infantile. Oltre a non aver alcun movimento spontaneo, il piccolo è cieco e non parla, ma ha preservato il canale uditivo e quello tattile. Il bambino usa diversi tutori, tra cui guanti personalizzati che gli permettono di mantenere la mano nella posizione fisiologica ma che gli danno fastidio per la posizione che assume il pollice. “Abbiamo quindi pensato – hanno spiegato i ragazzi – di implementare dei rinforzi positivi (musica e vibrazione) quando indossa il tutore ortopedico, come concordato con gli specialisti sanitari e l’educatrice di Claudio”.
Il prodotto si compone quindi di un guanto, degli occhiali, un bracciale e un’interfaccia grafica che funge da telecomando. Il tutto per creare un’attività ludica in grado di connettere il bambino all’ambiente, aumentando la sua qualità di vita attraverso un maggior benessere.
TERZI IN CLASSIFICA GLI IDEATORI DI UNA ‘HEALTY ROOM’ – E infine
I 24 ragazzi del liceo scientifico statale ‘Vittorio Veneto’ di Milano che si sono meritati il terzo posto grazie al progetto ‘Healty rooms: live, treat and be well’. Il prodotto realizzato è un centro dedicato alla salute mentale costruito con una app di metaverso. Lo spazio realizzato è articolato in cinque aree tematiche: ‘Salute e sport’, ‘Le dipendenze’, ‘Humanities e salute mentale’, ‘Psicologia e colori’, ‘Società e ambiente’.
“Abbiamo utilizzato il metaverso – hanno raccontato gli studenti – per muoverci nel mondo del benessere psico-fisico attraverso portali interattivi, immagini, link, podcast al fine di informare e sensibilizzare sui corretti stile di vita e su un tema ancora oggetto di pregiudizio come la salute mentale”.